Il mio lavoro

Il senso del lavoro come valore fondante della mia vita

Da 36 anni ogni giorno avverto con soddisfazione la fiducia per l’affidabilità che il mio impegno e il mio ruolo trasmettono. Curiosamente devo però anche constatare tanti luoghi comuni ed impiego molto tempo per spiegare che cosa realmente sono e faccio: come un arbitro sono il garante delle regole del gioco tra le parti, come un addetto alla sicurezza impedisco furti d’identità e immobiliari e prevengo truffe e danni patrimoniali.

Come un arbitro, il notaio regola in modo imparziale la circolazione dei beni immobili (case e terreni) e alcuni momenti della vita delle società, senza che nascano incidenti tra le parti, sia al momento, sia in futuro, a vantaggio anche dei prossimi acquirenti. Come un addetto alla sicurezza, previene danni ai clienti in momenti decisivi della loro vita (acquisto di una casa, mutuo, costituzione di una società).

Si potrebbe farne a meno? Sì, ma come è facile immaginare gli incidenti e i danni, in assenza di controllo, crescerebbero a dismisura.

Il notaio, come un magistrato, svolge funzioni delegate dallo Stato: l’atto notarile è un documento che fa fede fino a querela di falso, non può essere contestato, se non dimostrando che il suo contenuto è palesemente diverso da ciò che è accaduto davanti ad un notaio. In tutta la sua attività, in particolare nelle sistemazioni famigliari, nei passaggi generazionali delle imprese, nelle divisioni, nelle successioni, il notaio, oltre alla preparazione professionale, deve mettere in campo la capacità di ascoltare le diverse esigenze, comporre i conflitti, saper comprendere le difficoltà, anche emotive degli interlocutori.

La qualità dei controlli effettuati dal notaio sotto la sua responsabilità, fa sì che l’atto notarile abbia efficacia probatoria (come mezzo di prova in giudizio) ed esecutiva (cioè nel recupero forzato dei crediti).

Per questo un notaio è nominato dallo Stato a seguito di un concorso molto difficile (anche se opera con una propria organizzazione a suo carico, con il vantaggio di una maggiore efficienza per i cittadini) ed i suoi atti sono controllati ogni due anni dall’Archivio notarile.
È imparziale, risponde dei danni che provoca e deve versare allo Stato le tasse dovute per gli atti stipulati anche se il cliente non le ha pagate.

In tal modo il notariato italiano ogni anno versa allo Stato circa sei miliardi di euro (pari allo 0,3% del PIL) senza compenso alcuno. Il risparmio per lo Stato si attesta pertanto sopra i 600 milioni di euro annui.

Il notaio di diritto civile esiste solo in Italia? Falso, esiste in tutta l’Europa continentale, in America Latina, Russia, Cina, Giappone, complessivamente in 80 paesi del mondo che rappresentano il 60% del Pil mondiale. Non esiste nei paesi anglosassoni (USA e Inghilterra), dove i clienti devono farsi assistere ognuno dal proprio avvocato, con costi più alti e rischi di frodi. Tanto è vero che negli USA l’FBI ha istituito una sezione dedicata alle frodi ipotecarie (mortgage fraud), immobiliari (real estate fraud) e societarie (corporate fraud), che generano danni a milioni di persone per miliardi di dollari.

In Italia è quasi impossibile che un sosia possa vendere la mia casa o mettere un’ipoteca sulla mia casa, e, se accade, il notaio ne risponde. Dove il notaio non c’è, ciò succede con notevole frequenza e non sempre le assicurazioni proteggono il danneggiato.
Ultimo luogo comune è quello dei costi alti, smentito dai fatti: il costo dell’atto notarile va dallo 0,4 all’1 per cento (l’uso di una carta di credito comporta addebiti superiori, altri professionisti hanno tariffe fino al 3%) e comprende tutti i controlli di cui il notaio è responsabile, la predisposizione degli accordi tra le parti e la iscrizione presso i pubblici registri, in modo che i diritti siano garantiti di fronte a tutti e per tutti: persone, famiglie e imprese.

In conclusione, con due slogan molto efficaci: “il notaio rende semplici cose molto complesse” per la sua preparazione giuridica e professionalità e “il notaio è dalla tua parte ma sempre sopra le parti” per la sua imparzialità.

PAOLO PICCOLI, nato a Trento il 24 settembre 1946.

Compiuti gli studi presso il liceo classico statale “G. Prati” di Trento, ha conseguito la laurea in giurisprudenza presso l’Università di Padova il 15 novembre 1969 con il massimo dei voti discutendo una tesi in procedura penale su “il diritto di difesa dell’imputato nelle fasi processuali che precedono il dibattimento”.

Ha prestato servizio presso l’Ente Nazionale per la Prevenzione degli Infortuni in Roma, dal 1970 fino al 1975, nel ruolo psicotecnico, in quello legale e nella segreteria del Presidente, occupandosi di questioni sindacali e predisponendo ricerche e studi, tra cui un progetto di ristrutturazione della legge istitutiva dell’Ente; ha poi curato, facendo parte dell’Ufficio Stampa, i rapporti dell’Istituto con i due rami del Parlamento.

Ha collaborato, nel corso del 1971 e 1972, ai lavori dell’Ufficio di Consulenza giuridica, economica e finanziaria del Ministro delle Partecipazioni Statali, effettuando studi e ricerche di diretto interesse del Ministro circa le situazioni aziendali critiche e i programmi di investimento delle aziende a partecipazione statale.

E’ stato, nel corso del 1974 e del 1975, Segretario del Comitato Interassociativo armatori liberi, con il compito di promuovere tutte le iniziative idonee alla riunificazione della categoria, avvenuta nel corso del 1975.

E’ stato corrispondente da Roma di “Radio Montecarlo” nel 1978 – 1979; redattore dell’Agenzia ASCA dal 1980 al 1983.

Tra il 1972 ed il 1983 ha collaborato, come addetto stampa, con l’on. Flaminio Piccoli, presso la presidenza del Gruppo Parlamentare della Democrazia Cristiana alla Camera dei Deputati, la presidenza del Consiglio Nazionale e la segreteria politica della Democrazia Cristiana.

E’ Notaio in Trento dal 6 giugno 1984.

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